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Cosa succede nel mondo? 12 dicembre-18 dicembre 2020

"Cosa succede nel mondo?" è la rubrica del Centro studi AMIStaDeS che vi racconta gli eventi internazionali più importanti della settimana appena passata.


AMERICA LATINA

Fonte: Animal Politico

ARGENTINA – L’Argentina è ad un passo da una svolta storica sull’aborto. Lo scorso venerdì, la Camera dei deputati ha infatti approvato il progetto di legge, fortemente voluto dal Presidente Alberto Fernández, che permette l’aborto fino alla quattordicesima settimana di gravidanza. Manca ancora il sì del Senato, che si esprimerà il prossimo 29 dicembre.


AFRICA ORIENTALE

Fonte: Euractiv

SUDAN – Dopo 27 anni, gli Stati Uniti hanno tolto il Sudan dalla lista degli Stati che considerano promotori e finanziatori del terrorismo internazionale. Lo ha annunciato via Twitter l’ambasciata statunitense a Khartoum. La rimozione dalla “lista nera” era stata promessa dal Presidente Trump, insieme allo stanziamento di aiuti economici, a condizione che il Sudan riconoscesse Israele. Alla fine di ottobre, in effetti, Sudan e Israele avevano trovato un accordo per la normalizzazione delle relazioni bilaterali.


UNIONE EUROPEA

Fonte: European Commission

UNIONE EUROPEA - La Commissione ha adottato una proposta per la revisione della direttiva sulla sicurezza dei Network and Information Systems. La proposta ha l’obiettivo di superare i limiti dalla direttiva precedente, espandendone l’ambito di applicazione a nuovi settori dell’economia e della società.

Fonte: Il Post

UNGHERIA – La Corte di giustizia dell’Unione europea ha condannato l’Ungheria di Orban per non aver rispettato gli obblighi previsti dall’ordinamento europeo nell’ambito delle procedure volte a garantire la protezione internazionali. La sentenza si riferisce, in particolare, alla drammatica situazione lungo il confine serbo-ungherese, dove da anni i migranti vengono trattenuti e illegalmente respinti senza poter chiedere la protezione internazionale.


MENA

Fonte: QdS.it

LIBIA – I diciotto pescatori di Mazara del Vallo, sequestrati e bloccati a Bengasi lo scorso 1° settembre, sono stati liberati e torneranno presto dalle loro famiglie. La liberazione è avvenuta in seguito alla visita resa giovedì mattina del premier Conte e del ministro degli Esteri Di Maio al generale Haftar.


SUD-EST ASIATICO

Fonte: CoinDesk

CAMBOGIA – Phnom Penh ha intenzione di ridurre la dipendenza dell’economia cambogiana dal dollaro statunitense. A questo scopo, la Banca centrale ha deciso di immettere una grande quantità di riel, la moneta locale, e di introdurre i pagamenti digitali. Queste misure contribuiranno ad aumentare il controllo dell’istituzione finanziaria. Dal 1993, data di inizio della missione di peacekeeping dell’ONU, nel Paese vige un sistema monetario in cui le due valute sono ammesse.

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