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La Repubblica federale nigeriana

Aggiornamento: 7 set 2021

L'occasione per uscire dall’immobilismo “eurocentrico” della politica estera commerciale italiana.


di Gabriele Mele

1) Le potenzialità di sviluppo economico e gli storici legami con l’Italia


La nazione nigeriana costituisce il grande e complesso perno dell’Africa emergente, sia per le sue dimensioni economiche e demografiche che per i celeri processi di trasformazione in fieri.[1]L'economia della Nigeria è la 26ª a livello mondiale per PIL nominale ed è la prima del continente africano, superiore a quella del Sud Africa nonostante una minore diversificazione nei settori produttivi e risulta pari a circa il 25-30% dell’intera economia subsahariana.[2] A livello complessivo rappresenta la maggior potenza demografica con circa 200.963.599 di abitanti stimati nel 2019 milioni di abitanti quasi il doppio dell’Etiopia 109,2 milioni.[3]


Nell’immediato futuro nel 2025 la repubblica nigeriana dovrebbe raggiungere, in base alle proiezioni dello stesso US Census Bureau, la cifra di 230 milioni.[4] Nel 1960, al momento della proclamazione d’indipendenza, la nazione nigeriana un tempo celebre come il primo produttore ed esportatore mondiale dell’olio di palma. Successivamente all'inizio degli anni Ottanta divenne un paese importatore e nel 1984, secondo le stime, importò 110.000 tonnellate di olio di palma dalla Malesia.[5]


La repubblica nigeriana è la prima produttrice di petrolio in Africa, la sesta in ambito OPEC e la decima a livello mondiale.[6] Il settore petrolifero rappresenta il 95% dell’export totale e contribuisce in maniera dirimente rappresentando l’80% del bilancio nazionale e concorre per il 40% alla formazione del PIL, inoltre sono presenti anche ingenti risorse di gas naturale.[7] In crescita sostenuta risulta d’altro canto il settore terziario il quale ha raggiunto il 52% del PIL, inoltre si è riscontrata la crescita impressionante di un numero composito quanto ampio di settori: bancario, cinematografico e delle telecomunicazioni.[8] In particolare, per spingere ulteriormente la diversificazione e lo sviluppo economico del paese, la politica del governo nigeriano ha promosso gli investimenti diretti esteri volti alla creazione di partnerships con delle imprese locali.[9]


La Nigeria ha instaurato delle fortissime relazioni commerciali con l’Unione europea, nello specifico essa rappresenta di gran lunga il principale sbocco delle esportazioni nigeriane.[10] Diametralmente opposta appare la situazione per le importazioni in Nigeria dove i paesi dell’Unione europea come aggregato mantengono solo di poco la prima posizione, 9,5 mld. di euro, tallonati dalla Cina con 8 mld. di euro.[11]


I maggiori esportatori europei in Nigeria sono nell’ordine: Paesi Bassi, Gran Bretagna, Belgio e Francia.[12]L’Italia è unicamente il sesto partner commerciale della repubblica di Abuja (capitale della Nigeria) tra i paesi europei tanto per importazioni che per esportazioni, d’altro canto è il nostro secondo interlocutore nell’Africa subsahariana dopo il Sud Africa.[13]


I legami storico-economici tra Nigeria ed Italia risalivano ai primissimi anni dopo l’indipendenza del Paese nel 1960 ed in alcuni casi anche a periodi precedenti quando molti italiani si erano stabiliti nel Paese aprendo importanti ed apprezzatissime imprese nel territorio africano,[14] inoltre è presente una corposa comunità nigeriana nella penisola italiana.[15]


Tali attività imprenditoriali si concentrano in un numero limitato di settori: gli idrocarburi, le energie rinnovabili, la produzione di elettricità, le costruzioni di infrastrutture e di edilizia abitativa e commerciale.[16]Decine di imprese erano e sono presenti in ogni parte del Paese: a Lagos Abuja, Port Harcourt, Jos, Kaduna, Kano e Katsina.[17]


I rapporti diplomatici sono eccellenti come si evince dalla ratifica nel 2005 di un accordo bilaterale per la Reciproca Promozione e Protezione degli Investimenti.[18] Tali stretti rapporti sono stati continuamente rinnovati dall’attenzione rivolta dall’Italia rispetto alle dinamiche politico-economico-sociali della Repubblica Federale di Nigeria, ed inoltre rinforzati da numerose visite.[19]


La cultura italiana è particolarmente apprezzata in Nigeria, anche grazie all'opera di patronato e di promozione delle arti svolte dall'Ambasciata ad Abuja e dal Consolato Generale di Lagos.


Nella medesima città è attiva la scuola italiana "Enrico Mattei" e nel gennaio 2020 l'Ufficio ICE (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese) di Accra ha aperto una propria sede a Lagos.[20] Il belpaese è il dodicesimo fornitore della Nigeria che in termini numerici rappresenta l’1,8% della quota di mercato. Nel periodo ricompreso tra gennaio e giugno l'Italia ha importato principalmente prodotti delle miniere e cave, articoli in pelle (escluso abbigliamento) e prodotti derivati dalla raffinazione del petrolio.[21]


Nel medesimo semestre le importazioni italiane dalla Nigeria sono state pari a 563,69 mln. di euro, inferiori del 37,8% rispetto allo stesso periodo del 2019 a causa della pandemia.[22] In ogni caso le esportazioni sono ammontate a 330,38 mln di euro (+1,8% rispetto allo stesso periodo del 2019), di conseguenza la bilancia commerciale ha fatto registrare un disavanzo pari a -233,3 mln di euro in calo del 47,3% rispetto ai -581,95 mln di euro del primo semestre 2019.[23]


Il Nigerian Bureau of Statistics (NBS) ha reso noto che nel 2020 il PIL subirà una contrazione del 3.3% rispetto al 2019, la prima economia africana ha riscontrato delle perdite principalmente a causa della caduta del prezzo del petrolio e per la contrazione dell'economia interna dovuta alla crisi pandemica.[24] Un importante segnale positivo nel 2020 è venuto dall’agricoltura, trascurata per decenni, la quale ha registrato una crescita dell’1,8% confermando le gigantesche potenzialità attinenti ad un settore individuato come prioritario dal Presidente Buhari e ritenuto in grado di assorbire gran parte della disoccupazione.[25]


Le riserve valutarie della Banca Centrale, nel 2020, sono state pari a 31,28 mld. di dollari USA in diminuzione rispetto ai 38,59 mld. di USD del 2019.[26] La valuta nazionale (Naira) si è ulteriormente deprezzata nei confronti del dollaro americano passando da 306.5 Naira per dollaro nel 2019 a 420 naira nel 2020. L'inflazione ad agosto 2020 è stata del 12,8% peggiorando sensibilmente rispetto all'11,4% della medesima cornice temporale del 2019,[27] inoltre è cresciuto il tasso di disoccupazione al 27,1% contro il 23,6 dell’anno precedente.[28]


Come accennato in precedenza le relazioni tra le due nazioni non sono caratterizzati unicamente da fattori di matrice economica, la Nigeria è diventata un paese di forte emigrazione agli inizi degli anni Ottanta, dopo il secondo shock petrolifero che aveva causato una forte depressione economica.[29]


La repubblica federale di Abuja risulta tra le principali nazioni di provenienza dei migranti che abbiano fatto ingresso in Italia negli ultimi anni. In particolare, nel 2017 sono stati 26.843 i cittadini nigeriani che abbiano ottenuto un nuovo permesso di soggiorno in Italia, il 10% circa del totale.[30]


Nella netta maggioranza dei casi si trattava di ingressi legati alla richiesta di protezione internazionale, l’85,6%, difatti proveniva dalla Nigeria ovvero più di un quinto dei migranti che abbiano fatto ingresso nel 2017 per motivi: umanitari, di protezione sussidiaria, di richiesta o riconoscimento di asilo politico.[31]


Da quanto esposto appare evidente che il “caso Nigeria”, all’interno delle migrazioni trans-mediterranee e del sistema di protezione internazionale, debba essere analizzato con maggiore attenzione. Esso rappresenta uno dei casi più eclatanti di “pericoloso intreccio” tra la criminalità organizzata ed un sistema di protezione internazionale con dei tempi di attesa di audizione in commissione estremamente lunghi.[32]


Questo fenomeno di “ossificazione amministrativa” (lentezza burocratica) ha finito per favorire forme di illegalità come ad esempio: lo sfruttamento soprattutto in ambito sessuale e lavorativo, caporalato in ambito agricolo, restituzione di debiti elevati e ingannevoli, vendita illegale di servizi di ogni genere quali dichiarazioni di ospitalità, contratti di affitto e di altri beni).[33] La vicenda più emblematica è stata rappresentata dall’organizzazione mafiosa transnazionale con base in Nigeria denominata Black Axe (l’ascia nera), un clan che aveva il quartier generale in Italia nel quartiere storico di Ballarò a Palermo e gestiva il controllo di una serie di attività economiche illecite all’interno della comunità nigeriana: dalla riscossione dei crediti allo sfruttamento della prostituzione e al traffico di stupefacenti.[34]


2) Un celere excursus sulla storia nigeriana


Dal punto di vista storico prima dell’indipendenza politica ottenuta dalla Gran Bretagna nel 1960, il Paese era guidato da un governo federale sottoposto tecnicamente al regime coloniale.[35] In ogni caso la Regina Elisabetta II rimase formalmente Capo di Stato fino al 1963, quando la nazione divenne una Repubblica e adottò una nuova Costituzione.[36]


Da quel momento in poi il governo del Paese è passato attraverso quattro repubbliche e numerosi anni di controllo delle forze militari.[37] Successivamente la Nigeria ha continuato ad avere un governo federale che riuniva le tre regioni ereditate dal governo coloniale,[38]queste porzioni territoriali avevano ognuna la propria costituzione con dei pedissequi organi di governo a livello regionale ed un certo grado di autonomia.[39]


Nel 1963 fu creata una quarta regione, quella del Mid-West, distaccatasi dalla regione Occidentale ed in seguito la Nigeria venne scossa da un primo virulento colpo di stato militare il 15 gennaio 1966, quando prese il potere il generale Ironsi.[40] Nel giugno del medesimo anno egli fu assassinato, e la guida del nuovo governo militare venne assunta dal generale Yakubu Gowon (dell’etnia hausa).[41]


Il 27 maggio 1967 l’esponente di spicco delle forze armate riuscì ad attuare una riforma amministrativa che abolì la precedente suddivisione del territorio in quattro unità istituendo dodici nuovi stati.[42] In questa confusa e grave situazione il colonnello Ojukwu reagì dichiarando l’indipendenza della regione orientale.[43]


Da quel momento iniziò una terrificante guerra fratricida su base etnica fra i due gruppi ibo del Biafra e hausa a nord, dal 1967 al 1970, durante la quale gli interessi economici direttamente legati allo sfruttamento delle risorse petrolifere determinarono il coinvolgimento delle potenze occidentali a sostegno del governo federale nigeriano (la Gran Bretagna e l’Unione Sovietica) o dei secessionisti biafrani (gli Stati Uniti e la Francia).[44] Il conflitto dopo gli iniziali successi delle forze del Biafra terminò con la capitolazione di queste ultime, ma soprattutto con un tragico bilancio in termini di vite umane (circa un milione e mezzo di morti) ed una totale devastazione delle risorse materiali.[45]


Nel 1976 vennero creati altri sette Stati per un totale di diciannove e nel 1987 ne furono istituiti altri due, per un totale di ventuno Stati, dopo le ulteriori modifiche del quinquennio 1991-96 il numero venne raggiunto il numero totale di 36.[46] Attualmente la Nigeria è strutturata secondo tre livelli di governo: federale, statale e locale con 36 stati connessi al Territorio della capitale federale (FCT) ed un’ulteriore suddivisione secondo 774 aree di governo locale (LGA).[47]


3) La struttura costituzionale


La Repubblica nigeriana ha un sistema di governo federale-presidenziale con il potere ripartito tra: esecutivo, legislativo e giudiziario.[48] La Camera federale dei rappresentanti della Nigeria è composta da 360 membri in rappresentanza dei 36 stati, ovvero dieci membri per Stato, ed è presieduta dallo Speaker.[49]


Il Presidente determina l’indirizzo del potere esecutivo e riveste contemporaneamente i ruoli di Capo di Stato e del governo, inoltre è anche il Comandante in capo delle forze armate.[50]


La Costituzione stabilisce che il Presidente debba essere eletto con la maggioranza dei voti, di cui almeno il 25% ottenuti nei due terzi dei 36 stati della Nigeria (ovvero in 24 Stati).[51] Inoltre la massima carica governativa potrà esercitare la carica per un massimo di otto anni in due mandati, dopodiché non avrà più diritto a ricandidarsi.[52]


Complessivamente esistono quattro codici legislativi: le leggi consuetudinarie, il diritto comune (Common law), la legislazione ordinaria e quella della Shari’a.[53]Obasanjo, primo presidente eletto nel 1999 al termine della dittatura militare, non si era opposto all’introduzione della Shari’a negli Stati settentrionali non unicamente per evitare dissidi ma anche per ottenere il supporto politico delle popolazioni della parte settentrionale del Paese.[54]


In ogni caso sebbene la Costituzione nigeriana riconosca la creazione di corti d’appello e tribunali arbitrali per le cause riguardanti diatribe di diritto islamico,[55] l’applicazione letteraria della legge penale della Shari’a (nome della legge sacra islamica) ai cittadini nigeriani residenti nei territori settentrionali appare in aperto contrasto con i diritti umani stabiliti nel capitolo IV della costituzione federale nigeriana.[56]


Nonostante questi vincoli giuridici gli Stati della Nigeria settentrionale continuano imperterriti ad applicare le norme sui cittadini presenti nei rispettivi territori, forti del sostegno del nuovo presidente nigeriano Muhammudu Buhari, musulmano praticante di etnia fulani,[57] proveniente dalla zona settentrionale del Paese.[58]


La Repubblica Federale di Nigeria nella sua composizione attuale è una nazione estremamente diversificata dalla punta di vista etnico e religioso.[59]


Nel suo insieme conta all’incirca 250 gruppi nella composizione della popolazione all’interno della quale risultano fortemente prevalenti gli hausa-fulani al Nord mentre gli yoruba predominano nell’area Sud-occidentale ed infine gli igbo sono stratificati nell’area Sud-orientale.[60] Secondo le recenti stime il 48,8% della popolazione nigeriana aderisce all'Islam, specialmente sunnita, mentre il Cristianesimo è praticato dal 49,3% degli abitanti.[61]


Gli Hausa-Fulani, ubicati nella zona settentrionale, sono in maggioranza di religione islamica e d’altro canto più della metà degli Yoruba (stratificati nel sud-ovest della nazione) si professa cristiana con il restante quarto islamico.[62] Gli Igbo sono in grande maggioranza cristiani e tra di essi i cattolici di rito Romano risultano predominanti, ma sono fortemente ramificate le dottrine: anglicana, pentecostale ed altri culti evangelici.[63] Recentemente sono avvenuti numerosi scontri fra cristiani e musulmani, specialmente nel nord del paese dove è stata introdotta l’applicazione di matrice integralista della Shari’a nell'ordinamento di alcuni Stati settentrionali.[64]


La Nigeria piange ancora per le vittime dell’attentato della scorsa vigilia di Natale a Pemi,[65] un’azione terroristica effettuata dagli uomini di Boko Haram,[66] i quali hanno più volte attaccato anche moschee provocando centinaia di morti fra i musulmani che si erano riuniti per pregare.[67]


4) Considerazioni finali e scenari futuri


La Repubblica Federale di Nigeria ha dovuto affrontare altre sfide contemporaneamente all’emergenza sanitaria derivante dalla diffusione del Covid-19.[68] In Nigeria dall’inizio di ottobre sono avvenute innumerevoli proteste contro l’uso della forza virulenta da parte della polizia, in particolare da parte delle Special Anti-Robbery Squad (SARS),[69] queste unità speciali da anni vengono accusate di gravissime violazioni dei diritti umani ed i manifestanti ne hanno chiesto l’abolizione.[70]


Sulla base del rapporto di Amnesty International,[71] che da anni monitorava la situazione nel Paese, nel periodo compreso tra gennaio 2017 e maggio 2020 sono state almeno 82 le persone detenute nei centri SARS che abbiano subito torture e sevizie di vario genere.[72]

Nel corso degli anni la SARS è stata più volte accusata di: abusi sessuali, arresti immotivati e vere e proprie esecuzioni extragiudiziali. Le vittime prese di mira dal corpo di polizia sono generalmente giovani tra i 18 e i 35 anni spesso appartenenti alle fasce più deboli della società.[73]


Nel 2018 la situazione era diventata talmente insostenibile che il Presidente ad interim, il professor Osinbajo, aveva ordinato una riforma della squadra a seguito delle continue denunce per abusi e violazioni dei diritti umani a carico di membri dell’unità.[74]

Il movimento di contestazione è iniziato lo scorso 3 ottobre dopo che sui social network sia diventato virale un video che mostrava agenti della SARS inveire brutalmente contro un giovane nella città di Ughelli.[75] Le proteste però nel corso delle settimane si sono ampliate e i manifestanti hanno chiesto una più generale riforma del paese.[76]


D’altro canto, le autorità nigeriane hanno sostenuto la non veridicità del video in questione, ed anche l’autore del video è stato arrestato in questa maniera andando ad acuire il livore dei manifestanti.[77]


Immediatamente in tutte le principali città della Nigeria sono stati organizzati dei cortei con centinaia di manifestanti, specialmente giovani, a Lagos[78] e nella capitale Abuja dove la polizia è intervenuta con gas lacrimogeni per poter disperdere la folla.[79] Il presidente Muhammadu Buhari, con i riflettori del mondo puntati, il 15 ottobre si è affrettato ad annunciare formalmente la dissoluzione immediata della famigerata unità ed in questo modo di fatto ha lasciato il campo libero alle milizie che abbiano infiltrato elementi facinorosi tra i dimostranti determinando ulteriori violenze.[80]


Il movimento, almeno formalmente sulla carta, è riuscito ad ottenere la maggior parte delle sue richieste oltre allo scioglimento del famigerato corpo di polizia ovvero: la liberazione di parte dei manifestanti arrestati, l’istituzione di gruppi d’inchiesta in tutto il paese per indagare sulle accuse di violenza della polizia (anche se non è per nulla chiaro quanto siano realmente indipendenti), una specifica revisione degli stipendi della polizia ed infine valutazioni mediche e psicologiche periodiche sugli agenti.[81] In ogni caso non è stata fornita alcuna garanzia che le vittime delle violenze della polizia e le loro famiglie vengano concretamente risarcite.[82] Il poeta Ken Saro Wiwa (Bori, 10 ottobre 1941 – Port Harcourt, 10 novembre 1995) ha sacrificato la propria vita per battersi contro lo sfruttamento perpetuo della sua terra da parte delle multinazionali straniere e si opponeva alla brutalità delle forze di polizia, facendosi il portavoce par excellance delle rivendicazioni delle popolazioni del Delta del Niger,[83] fino a quando è stato condannato a morte dopo un processo sommario insieme ad altri 8 attivisti.[84] La classe dirigente nigeriana è scesa troppo spesso ad un compromesso al ribasso riguardo alla questione della sicurezza che debba essere affrontata con estrema celerità.[85]


Nel complesso sono necessari maggiori investimenti strutturali nelle infrastrutture, ed anche nello sviluppo del capitale umano, considerando la storica presenza delle imprese italiane sarebbe fortemente auspicabile un deciso quanto marcato cambio di passo oltre ad una forma mentis maggiormente lungimirante della nostra politica estera commerciale sostanzialmente ancorata in maniera immobile al bacino europeo.


Infine devono essere rimarcate le potenzialità prospettiche, nonostante le sfide e i rischi che ne stiano caratterizzando il contesto sociale e politico, in quanto la Nigeria sia immancabilmente menzionata in maniera costante tra i mercati di frontiera maggiormente interessanti: la prima della lista per attrattività, secondo un’indagine sugli orientamenti delle multinazionali occidentali e questa indicazione dovrebbe apparire come un monito granitico per le nostre autorità in maniera tale da poter suffragare con contributi concreti l’attività delle aziende italiane sul territorio nigeriano.


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Suggerimento Letterario: WIWA K.S., A Forest of Flowers, Longman Pub Group, Londra, 1995.


Suggerimento Cinefilo: Half of a Yellow Sun Nigeria, Gran Bretagna, 2013 Genere: Drammatico.


Note

[1] www.mglobale.it/analisi-di-mercato/tutte-le-news/economia-nigeriana-e-opportunita-per-imprese-italiane.kl. [2] www.deagostinigeografia.it/wing/schedapaese.jsp?idpaese. [3] www.babilonmagazine.it/nigeria-prima-economia-africa. [4] Questa cifra dovrebbe corrispondere alla metà della popolazione dell'Unione Europea. [5] Un dato interessante è rappresentato dal fatto che: Nigeria, Costa D'Avorio e Ghana producano insieme i due terzi del cacao mondiale. [6] www.mglobale.it/analisi-di-mercato/tuttelenews/nigeria [7] Secondo le analisi economiche in questo settore risulta la sesta nazione al mondo. [8] Quest’ultimo rappresenta l’8,7 % del P.i.l. [9] Questo fenomeno è avvenuto specialmente: all’interno delle infrastrutture, nell’energia e nell’agro-industria proteggendo le industrie e imprese locali nascenti attraverso consistenti dazi su un certo numero di importazioni. [10] Oltre a essere la maggiore economia subsahariana, la Nigeria rappresenta anche il fulcro del mercato nascente dell’Africa occidentale. L’Economic Community of West African States (Ecowas), un ente interstatuale volto a favorire il libero scambio, ha stabilito la propria sede centrale proprio ad Abuja e riuniva 15 paesi africani ed oltre 340 milioni di abitanti con l’obiettivo di ottenere una graduale integrazione economica. [11] Ad una distanza maggiore si attestano gli Stati Uniti (4,4 mld) e l’India (2,4 mld). [12] www.geo.tesionline.it/geo/article.jsp?id=14569. [13] www.unimondo.org/Paesi/Africa/Africa-occidentale/Nigeria/Economia. [14] Tra i grandi gruppi industriali operativi in Nigeria si ricordano: per il settore delle costruzioni e infrastrutture Impregilo, Alcon ed Intels (con impianti anche nel settore energetico), Cappa & D’Alberto, BSC Stabilini, Borini Prono e Gitto Costruzioni Generali Nigeria (sempre nel settore delle costruzioni), CEFO (impiantistica civile e industriale); Elektrint (elettronica e costruzioni per il settore energetico) ed infine Grimaldi Lines (trasporti e gestione terminali portuali). [15] www.mondopoli.it/2019/11/25/relazione-tra-prezzo-del-petrolio-e-migrazione-in-nigeria. [16] Nella sola Abuja sono stati costruiti dalle imprese italiane numerosi edifici simbolo come ad esempio: la Cattedrale ecumenica cristiana, la Moschea nazionale, il Transcorp Hilton, il Millennium Park, e la Biblioteca nazionale. [17] www.ansa.it/sito/notizie/mondo/africa/2020/11/21/la-nigeria-e-entrata-in-recessione-seconda-volta-in-4-anni_e3c69512-1f2b-4cc8-94e5-5d8cb02b5d85.html. [18] www.cittanuova.it/nigeria-in-recessione-2/?ms=003&se=020. [19] Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi era venuto in visita ufficiale nel febbraio 2016, successivamente era stato il turno dell’ex Ministro degli affari Esteri Gentiloni nell'agosto del medesimo anno ed infine il Presidente della Camera Boldrini nel maggio 2017). [20] www.ice.it/it/mercati/ghana/accra. [21] Fonti ICE. [22] www.dire.it/30-04-2020/454718-coronavirus-lattivista-in-nigeria-crolla-il-petrolio-rischiamo-la-rivolta. [23] www.infomercatiesteri.it/section7_exp.php?id_paesi=23. [24] Secondo le stime del NBS nel 2021 la ripresa della domanda interna ed un miglior andamento del settore "oil" consentiranno una crescita del PIL stimata all'1,8%. [25] La corruzione, altra grande piaga della nazione, appare meno dilagante grazie all’azione del Governo Buhari che ne abbia fatto uno dei punti centrali dell’agenda politica ma comunque rimane molto elevata e rappresenta una gravissima criticità. [26] www.ambabuja.esteri.it/ambasciata_abuja/it/i_rapporti_bilaterali. [27] L'aumento dei prezzi è stato causato dall'introduzione dell'IVA e dalla contrazione delle importazioni causata dall'emergenza COVID-19. [28] www.geopolitica.info/la-nigeria-nella-comunita-internazionale. [29] La componente maggiormente presente in Italia è costituita dagli igbo, provenienti dalla regione del Delta del Niger. [30] www.tuttitalia.it/statistiche/cittadini-stranieri/nigeria. [31] www.affarinternazionali.it/2019/11/nigeria-italia-migranti-violenza-genere. [32] In alcuni momenti hanno sfiorato i due anni. [33] www.openmigration.org/analisi/5-cose-da-sapere-sui-nigeriani-migranti-di-serie-b. [34] www.ilfattoquotidiano.it/2018/05/21/mafia-nigeriana-a-palermo-le-prime-condanne-per-cosa-nera-87-anni-per-14-affiliati-alla-black-axe. [35] L’indipendenza dal Regno Unito venne ottenuta il 1° ottobre del 1960. [36] www.dizionaripiu.zanichelli.it/storiadigitale/p/percorso/163/storia-della-nigeria. [37] Sempre all’interno della cornice del Commonwealth britannico. [38] Le regioni: Orientale, Settentrionale ed Occidentale. [39] www.sapere.it/enciclopedia/Nig%C3%A8ria.html. [40] Il generale apparteneva all’etnia Ibo. Gli Igbo o Ibo costituiscono a livello complessivo uno dei più grandi gruppi etnici africani, per un totale di 30 milioni di persone stimate. In Nigeria rappresentano sostanzialmente il 17% della popolazione, e sono presenti soprattutto negli stati confederati di: Anambra, Abia, Imo, Ebonyi, Enugu, Delta e Rivers. [41] Gli hausa o haussa sono un gruppo etnico di religione islamica sunnita e che parla la lingua hausa, stanziato in massima parte in Niger, ma presente anche nella Nigeria settentrionale e negli Stati limitrofi. [42] ACHEBE C., There was a country, Penguin Edition, London, 2012, pag. 37. [43] Il 30 maggio del 1967 venne proclamata la repubblica del Biafra. [44] ACHEBE C., cit., pag. 52. [45] Le regioni furono suddivise in dodici Stati, ciascuno con un proprio governatore statale. [46] www.journals.openedition.org/tp/623. [47] Oltre ad un Territorio della capitale federale (FCT). [48] SERTORIO G., L'evoluzione costituzionale della Nigeria, in Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell'Istituto italiano per l'Africa e l'Oriente Anno 19, N. 4-5 Luglio-Settembre 1964, pp. 120-132. [49] Secondo il modello del Commonwealth britannico. [50] SERTORIO G., cit., pag. 123. [51] www.anymoreonlus.org/scopriamolafrica/nigeria/nigeria-storia-lingua-e-cultura. [52] Questo prototipo ricalca in parte il modello statunitense. [53] La Common law si è sviluppata a partire dall’indipendenza post-coloniale. [54] www.europarl.europa.eu/doceo/document/E-7-2011-003860_IT.html?redirect. [55] www.dw.com/en/nigeria-looks-back-on-20-years-of-sharia-law-in-the-north/a-51010292 [56] Essa ha valore al di sopra di qualsiasi altra legge stipulata a livello statale. La Costituzione è vincolante per tutti i governi dei 36 Stati della repubblica federale nigeriana e, di conseguenza, qualsiasi legge contraria alle previsioni delle norme in essa contenute sarà considerata nulla ab initio. [57] I Fulani rappresentano un'etnia nomade dell'Africa occidentale, dedita alla pastorizia ed al commercio. Nello specifico sono diffusi dalla Mauritania al Camerun e contano complessivamente fra i 6 e i 19 milioni di persone. [58] www.cfr.org/blog/sharia-punishments-embarrass-nigeria. [59] ADICHIE C., Metà di un sole giallo, Einaudi, Torino, 2008, pag. 7. [60] Questi tre gruppi rappresentano quasi la totalità della popolazione nigeriana, oltre queste grandi etnie vanno comunque menzionate quelle che aggregano kanuri, tiv, edo, ibibio e ijaw. [61] Nello specifico sono suddivisi secondo queste percentuali: 74,1% protestanti, 24,8% cattolici e 0,9% altri. Il restante 1,9% si professa animista. [62] www.worldometers.info/world-population/nigeria-population. [63] ACHEBE C., The African trilogy, Everyman’s library, Londra, 2010, pag. 28. [64] La Shari’a è stata introdotta in ambito penale il primo gennaio 2000 nello Stato di Zamfara, successivamente nello Stato di Kano nel giugno 2001 e nel 2002 all’interno di altri dieci Stati del nord della nazione. [65] Un villaggio a maggioranza cristiana dello Stato nord-orientale del Borno. [66] Dal 2009 questo gruppo terroristico jihadista ha di fatto preso in ostaggio il Nord della Nigeria, ma l’opinione pubblica mondiale ne ha iniziato a parlare solamente dal 15 aprile 2014, quando è avvenuto il rapimento di 200 studentesse nella scuola di Chibok le quali sono state destinate alla schiavitù oppure allo sposalizio forzoso. [67] www.lospiegone.com/2016/06/25/lincubo-boko-haram-ha-radici-lontane/?hilite=%27boko%27%2C%27haram%27. [68] www.valigiablu.it/nigeria-proteste. [69] La sigla SARS sta per Squadra speciale antirapina (Special Anti-robbery Squad). La squadra è stata costituita nel 1992 per combattere il fenomeno dilagante e dirompente delle rapine a mano armata ed altri reati in maniera tale da poter contribuire così al miglioramento della situazione della sicurezza nel Paese. I membri selezionati della squadra provengono sempre dalla polizia nigeriana. Le attività della SARS nel corso degli anni sono state determinanti per la riduzione dei reati, ma tutto è cambiato quando alcuni membri della squadra hanno iniziato a violare i diritti umani dei cittadini nigeriani, in particolare dei giovani. [70] www.ispionline.it/it/pubblicazione/end-sars-nigeria-cresce-la-protesta-contro-la-polizia-27922. [71] www.amnesty.it/appelli/ferma-la-violenza-della-polizia-in-nigeria. [72] Nel corso degli anni la SARS è stata più volte accusata di: abusi sessuali, arresti immotivati e vere e proprie esecuzioni extragiudiziali. [73]www.repubblica.it/esteri/2020/10/22/news/nigeria_proteste_quei_ragazzi_piu_forti_delle_torture_cambieremo_il_paese271513120. [74] www.geopolitica.info/cosa-sta-succedendo-in-nigeria-e-cosa-e-la-sars/ [75] Nel sud della nazione. [76] www.rivistastudio.com/nigeria-proteste-sars. [77]www.harpersbazaar.com/it/cultura/opinioni/a34506399/end-sars-nigeria-cosa-significa. [78] La città più grande della nazione. [79] www.aljazeera.com/features/2020/10/22/sars-a-brief-history-of-a-rogue-unit. [80] www.lavialibera.libera.it/it-schede-356-endsars_stop_alle_violenze_della_polizia_nigeriana [81] Tutto dovrà effettivamente normato. [82] www.associatedmedias.com/africa-sangue-sulla-primavera-della-nigeria-proteste-contro-la-repressione. [83] WIWA K.S., A Forest of Flowers, Longman Pub Group, Londra, 1995, pag.8. [84] www.associatedmedias.com., cit. [85] Nello specifico deve essere anche ripensato l’alto costo della Governance pubblica iniziando dalla revisione della legislatura bicamerale attuale.


Bibliografia


1) ACHEBE C., The African trilogy, Everyman’s library, Londra, 2010.

2) ACHEBE C., There was a country, Penguin Edition, London, 2012.

3) ADICHIE C., Metà di un sole giallo, Einaudi, Torino, 2008.

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5) WIWA K.S., A Forest of Flowers, Longman Pub Group, Londra, 1995.


Sitografia


1) www.affarinternazionali.it/2019/11/nigeria-italia-migranti-violenza-genere.

2) www.aljazeera.com/features/2020/10/22/sars-a-brief-history-of-a-rogue-unit.

3) www.amnesty.it/appelli/ferma-la-violenza-della-polizia-in-nigeria.

4) www.ansa.it/sito/notizie/mondo/africa/2020/11/21/la-nigeria-e-entrata-in-recessione-seconda-volta-in-4-anni_e3c69512-1f2b-4cc8-94e5-5d8cb02b5d85.html.

5) www.anymoreonlus.org/scopriamolafrica/nigeria/nigeria-storia-lingua-e-cultura.

6) www.associatedmedias.com/africa-sangue-sulla-primavera-della-nigeria-proteste-contro-la-repressione.

7) www.babilonmagazine.it/nigeria-prima-economia-africa.

8) www.cfr.org/blog/sharia-punishments-embarrass-nigeria.

9) www.cittanuova.it/nigeria-in-recessione-2/?ms=003&se=020.

10) www.deagostinigeografia.it/wing/schedapaese.jsp?idpaese.

11) www.dire.it/30-04-2020/454718-coronavirus-lattivista-in-nigeria-crolla-il-petrolio-rischiamo-la-rivolta.

12) www.dizionaripiu.zanichelli.it/storiadigitale/p/percorso/163/storia-della-nigeria.

13) www.dw.com/en/nigeria-looks-back-on-20-years-of-sharia-law-in-the-north/a-51010292

14) www.europarl.europa.eu/doceo/document/E-7-2011-003860_IT.html?redirect.

15) www.geopolitica.info/cosa-sta-succedendo-in-nigeria-e-cosa-e-la-sars/

16) www.geopolitica.info/la-nigeria-nella-comunita-internazionale.

17) www.geo.tesionline.it/geo/article.jsp?id=14569.

18) www.harpersbazaar.com/it/cultura/opinioni/a34506399/end-sars-nigeria-cosa-significa.

19) www.ice.it/it/mercati/ghana/accra.

20) www.ilfattoquotidiano.it/2018/05/21/mafia-nigeriana-a-palermo-le-prime-condanne-per-cosa-nera-87-anni-per-14-affiliati-alla-black-axe.

21) www.infomercatiesteri.it/section7_exp.php?id_paesi=23.

22) www.ispionline.it/it/pubblicazione/end-sars-nigeria-cresce-la-protesta-contro-la-polizia-27922.

23) www.journals.openedition.org/tp/623.

24) www.lavialibera.libera.it/it-schede-356endsars_stop_alle_violenze_della_polizia_nigeriana.

25) www.lospiegone.com/2016/06/25/lincubobokoharamharadicilontane/?hilite=%27boko%27%2C%27haram%27.

26) www.journals.openedition.org/tp/623.

27) www.mglobale.it/analisi-di-mercato/tutte-le-news/economia-nigeriana-e-opportunita-per-imprese-italiane.kl.

28) www.mondopoli.it/2019/11/25/relazione-tra-prezzo-del-petrolio-e-migrazione-in-nigeria.

29) www.mondopoli.it/2019/11/25/relazione-tra-prezzo-del-petrolio-e-migrazione-in-nigeria.

30) www.openmigration.org/analisi/5-cose-da-sapere-sui-nigeriani-migranti-di-serie-b.

31) www.repubblica.it/esteri/2020/10/22/news/nigeria_proteste_quei_ragazzi_piu_forti_delle_torture_cambieremo_il_paese271513120.

32) www.rivistastudio.com/nigeria-proteste-sars.

33) www.sapere.it/enciclopedia/Nig%C3%A8ria.html.

34) www.unimondo.org/Paesi/Africa/Africa-occidentale/Nigeria/Economia.

35) www.worldometers.info/world-population/nigeria-population.

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