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AMIStaDeS e le sue 15 letture per Natale

Aggiornamento: 10 gen 2022


Tornano i consigli di lettura di AMIStaDeS!


In tempo per Natale, il Centro Studi vi regala alcune chicche per scoprire o approfondire alcune tematiche geopolitiche. Tra un bicchiere di spumante e una fetta di panettone c’è sempre tempo, e un po’ di spazio, per un bel libro. Tra i suggerimenti proposti dagli analisti e i collaboratori del Centro Studi, troverete senz’altro il volume che fa per voi.


Buone feste e buona lettura da AMIStaDeS!


1. Darrell Bricker, John Ibbitson, Empty Planet, The Shock of Global Population Decline, 2019.

Il libro spiega come la demografia sta creando un mondo con pochissime nascite e pronto ad una recessione naturale della popolazione umana. Costruito sul campo, il libro indaga i popoli e le città dove nascono sempre meno figli e le famiglie sono sempre più piccole, con effetti lancinanti sull'educazione, lo stato sociale e la crescita economica. Una spiegazione del passato e una prospettiva di un futuro con sempre meno persone.

Consigliato dal nostro analista Andrea Montieri


2. Mario Capanna, Formidabili quegli anni, 2017.

Il racconto in prima persona degli avvenimenti del ‘68 universitario a Milano, nato in un’aula della Cattolica, attraverso gli occhi di uno dei fautori e protagonisti di quegli anni.


Consigliato dal nostro analista Giorgio Cardile




3. Jean-Loup Amselle, Islam Africani. La Preferenza Sufi, 2018

Il Sufismo africano (e già qui non ci siamo perché l'Africa è un continente) viene spesso decantato come strumento pacifico e potenziale fulcro di stabilità per le aree più destabilizzate dell'Africa. Ma è davvero così? L'autore, rivolgendo l'attenzione principalmente al Mali, decostruisce credenze legate a visioni coloniali e orientaliste che ad oggi, purtroppo, ancora guidano alcune interpretazioni d'analisi.


Consigliato dalla nostra analista Adele Casale



4. Izzeldin Abuelaish, Non odierò, 2011

Un libro sul conflitto Israelo-Palestinese visto dagli occhi di un medico ginecologo, nato a Jabalia, il più grande campo profughi della Striscia di Gaza, e che esercita la sua professione sui due versanti della “frontiera”, in Israele e in Palestina, per ideale di pace. Nemmeno dopo che un bombardamento Israeliano ha ucciso le sue tre figlie ha smesso di credere che la pace tra israeliani e palestinesi sia possibile.


Consigliato dalla nostra analista Caterina Rondoni



5. José Saramago, Cecità, 2013

"Il mondo è pieno di ciechi vivi". All'improvviso l'intera popolazione diventa cieca: Saramago, nel suo capolavoro, disegna la grande metafora di un'umanità bestiale e feroce, incapace di vedere e di distinguere le cose su una base di razionalità, artefice di qualcosa di grottesco, violento, degradante.


Consigliato dal nostro assistant Leonardo Casamenti



6. Gaël Faye, Piccolo Paese, 2017

La storia del romanzo ha inizio nel 1992 in Burundi. Gabriel, il protagonista, vive a Bujumbura in un quartiere di espatriati. Suo padre è francese, sua madre del Ruanda. Dopo la separazione dei genitori, Gabriel si troverà a dover affrontare lo scoppio della guerra civile ruandese e scoprire così di non essere più solo un bambino, ma un meticcio, come viene chiamato: metà francese, metà tutsi.


Consigliato dalla nostra assistant e analista Laura Santilli


7. Yuval Noah Harari, Homo deus. Breve storia del futuro, 2018

Questo saggio è un invito alla riflessione più profonda. I progressi del XX secolo e del secolo corrente hanno spinto l'uomo a credere di potersi ergere a nuova divinità, capace di superare carestie, crisi, guerre, ma anche limiti ritenuti prima invalicabili. Ciò, anche attraverso l'utilizzo di nuovi strumenti tecnologici e l'avvio di sensazionali rivoluzioni scientifiche. Eppure, da homo sapiens tendente a Homo Deus, l'uomo rischia di diventare superfluo a se stesso. Intelligenza Artificiale, Robotica, Big Data sembrano condurre l'intelligenza umana all'apatia e all'annullamento della propria creatività. L'autore invita i lettori a riflettere su dove stiamo andando, su quali errori stiamo commettendo e su cosa andrebbe fatto per evitare che il progresso si trasformi in regresso.


Consigliato dal nostro analista Davide Lauretta


8. Giuseppe Catozzella, Non dirmi che hai paura,2015

La storia raccontata è quella di Samia, una giovane ragazza di Mogadiscio con la passione per la corsa. Samia vede nelle sue gambe un destino di riscatto per le donne somale. Sogna le Olimpiadi e vede sempre più vicina la sua partecipazione a quelle di Londra 2012. Tuttavia, gli integralisti prendono sempre più potere e lei è costretta a correre dentro un burqa. Dopo una grave perdita familiare, sente che la sua vita in Somalia non ha più senso. Decide dunque di partire, da sola e a piedi, percorrendo un viaggio di ottomila chilometri. l'odissea dei migranti dall'Etiopia al Sudan e, attraverso il Sahara, alla Libia, per arrivare via mare in Italia.


Consigliato dal nostro analista Luigi Limone


9. Phillippe Sands, La strada verso Est, 2017.

Questo libro narra la genesi di due concetti giuridici fondamentali: il genocidio e i crimini contro l'umanità. L'autore riesce a raccontare il lavoro dei due giuristi che hanno elaborato queste nuove fattispecie criminose in maniera estremamente accattivante perché lo fa ripercorrendo la storia della sua famiglia. In un solo libro vengono quindi raccolti elementi storici, giuridici, politici e filosofici, conditi inoltre dallo spirito investigativo con il quale l'autore cerca di ricostruire le proprie vicende familiari.


Consigliato dalla nostra analista Chiara Giuliani


10. Viviano Domenici, Uomini nelle gabbie. Dagli zoo umani delle expo al razzismo della vacanza etnica, 2015

Il saggio fa un excursus storico della "spettacolarizzazione" dell'uomo nei secoli, collegando l'attuale concetto di vacanza etnica - tanto di moda e proposta senza troppi timori da grandi tour operator - con gli zoo umani degli Expo Universali di fine '800 - di presunta valenza scientifica. Credo si dovrebbe far leggere anche nelle scuole perché fornisce una visione ampia e complessa dell'uomo e delle implicazioni del suo desiderio del "nuovo", riportando esempi concreti in modo chiaro e molto efficace e lasciando spazio al lettore per considerazioni personali.


Consigliata dalla nostra assistant e analista Irene Aprile


11. Jared Diamond, Armi, acciaio e malattie. Breve storia del mondo degli ultimi tredicimila anni, 2005

Diamond, ripercorrendo la storia del mondo, ci mette in guardia dalla pericolosa retorica del cosiddetto "homo occidentalis", che vede nella sua egemonia culturale, economica e politica una sorta di diritto inalienabile, duramente conquistato sul "campo" della Storia o se non addirittura da un'elezione divina. L’autore propone una visione differente della supremazia occidentale, derivante sostanzialmente da fattori di tipo geografico, territoriale e ambientale, quindi totalmente legata al caso e puramente fortuita. Consiglio vivamente questa lettura, magari accompagnata da un calice di vino bianco ghiacciato, così da aumentare le capacità di riflessione e analisi, indispensabili per confrontarsi con una visione alternativa del mondo


Consigliato dal nostro analista Davide Giacomino


12. Nicholas Jubber, Continente Epico, 2021

Abbiamo tanto sentito parlare, impropriamente, delle radici culturali europee. Radici che, in realtà, non possono prescindere dai grandi poemi epici ispirati dai momenti di svolta, storici o mitologici, del nostro continente. L’Odissea narra le vicende che seguono la guerra di Troia, il conflitto da cui trae origine gran parte della civiltà europea. Il Nibelungenlied racconta il crollo di un regno germanico nel periodo in cui l’impero romano volgeva ormai al tramonto. La Canzone di Orlando e il Ciclo del Kosovo nacquero dallo scontro devastante tra i poteri cristiano e musulmano. Beowulf, l’unico poema epico in antico inglese giunto fino a noi, e l’islandese Saga di Njáll riflettono la transizione dal paganesimo alla religione cristiana. Queste storie hanno acceso la fantasia di sovrani, incitato eserciti a marciare, innescato la miccia della rivolta nelle menti dei rivoluzionari, plasmando a tutti gli effetti la geopolitica europea.


Consigliato dal nostro analista Alessio Briguglio


13. Dietrich Bonhoeffer, Resistenza e resa,2015

Si tratta di un libro che, indipendentemente dalla propria professione di fede o meno, è stimolante e allo stesso tempo arricchente. Racconta i momenti trascorsi in carcere dal teologo e filosofo tedesco durante il periodo nazista attraverso una serie di scritti, memorie, lettere indirizzate a parenti e amici. Lo consiglio alla luce dei tempi che stiamo vivendo dato che la sua scrittura densa e pregnante si rivela utile a comprendere il valore della libertà di fronte ai soprusi e dell'impegno a combatterli a qualsiasi costo.


Consigliato dalla nostra analista Sara Ferragamo


14. Tahar Ben Jelloun, Creatura di sabbia, 2015

Si tratta di un romanzo che racconta la storia di Zahra Ahmed, nata donna dopo sette sorelle e per questo cresciuta come fosse un maschio, di nome Mohamed. A raccontare questa vita, il suo diario e la testimonianza di quelli che l’hanno conosciuta. Ben Jelloun, che peraltro è un autore molto conosciuto nel mondo arabo e nella lettura marocchina contemporanea, tratteggia magistralmente il dolore di chi è costretto a reprimere pulsioni e desideri femminili, che impara a comportarsi come gli uomini e a guardare dall’alto in basso le donne – in primis quelle della sua famiglia – seguendo i dettami del Corano. Ho scelto questo libro perché rappresenta una finestra aperta sul mondo arabo-islamico, sulle sue tradizioni e sui suoi tabú, che ancora oggi stentiamo a capire.

Consigliato dal nostro analista Luigi Limone

15. Roberto Fraschetti, Il vento prima del vento: Storia cubana al tempo della Revolucion, 2018

Un romanzo scorrevole e coinvolgente che ripercorre l'attualissima "vicenda cubana" dalle sue origini.


Consigliato dalla nostra analista Roberta Ruggeri

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